I Carteggi

Il carteggio Datini ci permette di ricostruire il mondo del mercante toscano, entrando all’interno della sua rete di relazioni vicine e lontane, seguendo i suoi interessi diffusi dal Levante alla costa atlantica, a partire dalla comunicazione epistolare di cittadini comuni come mercanti, bottegai e artigiani.

Smisurato rispetto agli altri archivi mercantili (e in generale agli archivi privati del periodo), il fondo si è costituito progressivamente a partire dai carteggi personali e aziendali e ci è stato tramandato grazie alla fondazione che Francesco ha istituito come erede del suo patrimonio. Il fondo comprende circa 600 filze di corrispondenza, per un totale di circa 150.000 lettere, rappresentando il più grande corpus del mondo di corrispondenza privata per il periodo preindustriale.

In confronto ad altre fonti dell’epoca, questa corrispondenza è di enorme ricchezza per le prospettive che apre sulle pratiche quotidiane, sulle strategie relazionali dell’individuo e sul tono stesso dei rapporti interpersonali. Nonostante ciò, queste lettere sono ancora poco familiari agli storici per la rarità di questo tipo di fonti negli archivi, raramente conservate attraverso i secoli a causa della loro natura effimera.

(Il testo è una sintesi tratta dal sito Correspondances Datini di Jérôme Hayez)

 

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