Questi libri, di varia natura, occupano un posto a sé ed erano imposti dalla particolarità della gestione o voluti dal contabile, variando da fondaco a fondaco, secondo l’attitudine di quest’ultimo. La loro abbondanza era dovuta al fatto che la vastità dell’azienda e la moltitudine e varietà dei fatti che in essa si concretavano esigevano una minuziosa rilevazione, con un’accurata classificazione.
LIBRO DEL “CHIESTO”
Il Libro del chiesto era destinato ad accogliere tutti gli ordini – i “chiesti”, appunto – di acquisto o fornitura di merce fatti dall’azienda ai diversi mercati di produzione. Alla ricezione della merce, veniva indicato il nome del trasportatore e la data e, quindi, con un segno in diagonale, barrata l’intera scrittura.
QUADERNO DI STIMA DELLE MERCANZIE
é questo un Quaderno del tutto particolare ed uno dei più antichi dell’Archivio Datini. Esso fu realizzato nel 1363 ad Avignone quando Francesco Datini, agli esordi della sua luminosa carriera diventa socio, in seconda posizione, con il mercante Niccolò di Bernardo, con il quale aveva già avuto rapporti da fattore. Tale Quaderno viene riservato alla registrazione e quindi alla stima di tutta la merce acquistata nella bottega di Giovanni da Prato.
LIBRI DELLA GABELLA
Sia per quella del vino che della carne, in tali libri vengono registrati i crediti e debiti e le spese della relativa Gabella.
QUADERNI DI RAGIONAMENTO
I Quaderni di ragionamento non sono altro che le scritture preparatorie ai Libri segreti, contenendo la stessa materia, salvo i “patti di compagnia”.
QUADERNI DEI RICORDI
Fanno parte di un ulteriore gruppo di “ricordi” o “ricordanze”, tanto abbondantemente presente nel fondo di Avignone, dove la materia si mischia e si ritrova nel Memoriale, nel Quaderno di spese di mercanzia, nei Quaderni di cassa, nei Quaderni dei corrieri, ecc.
ESTRATTI DI CONTO
Si tratta di estratti-conto personali di debiti o crediti insorti per cause e periodi diversi e fanno riferimento al Memoriale o al Libro grande.
ESTRATTO DEBITORI E CREDITORI
Si tratta di libri o fascicoli in cui vengono riportati i debitori e creditori estratti generalmente dal Libro grande o dal Memoriale. Tali “stratti” o “digrossi”, come venivano chiamati, si facevano in preparazione di un saldo o quanto meno erano il risultato di verifiche fatte a chiusura di un esercizio. Da rilevare il n. 1163/2, del 1392-1400, riservato ai ma’ debitori, nel quale si riportavano i “cattivi” debitori, ossia i crediti ritenuti inesigibili, allo scopo di metterli in evidenza nel tentativo di recuperarne almeno una parte. Sono stati inclusi in questa classe di documenti anche le “Copie di libri grandi”, poiché, anche se per obiettivi diversi, si alimentavano di partite di debitori e creditori “estratti” da altri libri.
QUADERNI DEI SALDI DI RAGIONE
Simili agli Estratti debitori e creditori, anche le scritture di questi Quaderni si possono considerare preparatorie al Libro segreto. Infatti si rilevano gli utili, gli estratti debitori e creditori, le mercanzie, le masserizie, i danari contanti a saldo delle diverse “ragioni”.
INVENTARI
Sotto questa voce sono stati riuniti quei testi che contengono la descrizione di singoli oggetti, documenti o beni esistenti di una data persona in un dato luogo o in un determinato momento.
LIBRI DI RAGIONE E CONTO DEL SALE
Fra le Associazioni in partecipazione alle quali il Datini aveva aderito, quella del “sale” é di grande interesse. Essa ebbe vita fra il 1376 ed il 1379 con Nastagio di ser Tommaso e si occupò espressamente del commercio del sale di Hiére.
La contabilità al riguardo consiste in un “Libro di ragione e conto del sale”, una specie di “libro segreto”, ove agli acquisti, alle vendite e alle relative spese sono indicati anche gli utili della “ragione”, oltre a 5 quaderni di “ricordi” di compere, vendite e debitori che coprono tutto il periodo di vuta di tale Associazione.
QUADERNO DEI BACINETTI
Una delle ramificazioni dell’azienda individuale di Francesco Datini fu intessuta, nel 1378, con Avigliana, per mezzo di Martino da Milano, inviato sul posto per predisporre la fabbricazione di 200 bacinetti (ossia, di elmi) ed altri oggetti metallici da collocare ad Avignone ed in altri luoghi.
Questo Quaderno del tutto particolare, ci rivela tale attività attraverso i “patti” e i conti di Martino da Milano.
QUADERNO DEI CORRIERI
Su questi Quaderni vengono annotati tutti i rapporti epistolari che hanno fatto capo all’azienda. Essi assumevano la funzione dei moderni libri di protocollo e fornivano gli elementi di controllo allorché i corrieri rimettevano all’azienda i conti per la spedizione delle lettere o, viceversa, per la compilazione dei conti da parte dell’azienda stessa. Tali scritture si presentano in ordine di data (di partenza o di arrivo delle lettere), a fianco della quale veniva indicato il corriere od il nome di colui che effettuava il servizio. Seguivano sotto i nomi dei destinatari o dei mittenti. Numerosi elenchi di questo genere li ritroviamo nelle solite ricordanze, nelle spese di casa od in altri fascicoli definiti semplicemente “lettere mandate e ricevute”.
QUADERNO DELLE LANE
Questi Quaderni, di particolare interesse, erano tenuti dai dipendenti dell’azienda, appositamente dislocati nei centri lanieri per l’acquisto della lana.
LIBRO DEI CAMBI
Questo Libro, di particolare importanza per le operazioni bancarie, é dedicato alla rilevazione, in ordine cronologico, degli affari cambiari. Attraverso il suo formulario veniamo a conoscere le quattro posizioni (datore – prenditore – trattario – beneficiario) che assumeva l’azienda nel contratto di cambio.
Per le aziende Datini di Avignone, non esistono pezzi specifici di questo tipo, se non il librettino di Francesco Datini proprio, allegato al Libro segreto, n. 162 (n.v. 151) di Avignone. Invece, il bellissimo Libro dei cambi sempre della compagnia avignonese, appartiene (assieme a quelli di altra materia) ad una compagnia apparentemente estranea a quelle datiniane, e cioé a Francesco Benini e Niccolaio di Bonaccorso. Tale contabilità si ritrova nelle carte Datini perché quest’ultimo aveva concesso a Niccolaio di Bonaccorso dei prestiti per l’attività mercantile che Niccolaio non solo riteneva aver restituito ma, addirittura, essere in credito verso il Datini stesso. Da qui la necessità di verificare tutte le scritture contabili per accertare la verità.
QUADERNI DI SUGGELLO
In tali libri venivano riportate le entrate e uscite di danaro fatte usclusivamente in forini di suggello, ossia i fiorini contenuti in un sacchetto suggellato per garantirne il conio e il peso. L’entrata e uscita erano fuse, succedendosi, in ordine cronologico, su due colonne di dati numerici: nel margine di sinistra, il quantitativo dei fiorini dei singoli movimenti, preceduto dal segno matematico “M” (mettere), per la variazione positiva, e “T” per quella negativa; a destra, la rimanenza, operazione per operazione, interponendo il nome della persona e la frase “a entrata” oppure “a uscita” od anche “al quaderno”.
LIBRI DEL PERSONALE
Questi libri si ritrovano nelle aziende di Arte della lana, facendo distinzione da un “Quadernuccio delle presenze del personale” ad un “Quadernuccio degli scioperii”, inteso come assenze dal lavoro.
QUADERNI DI CARICHI DI NAVI E DI VALUTE DI MERCANZIE
Venivano ricopiati, in tali quaderni, sia i carichi di nave che le valute di mercanzia prima che venissero spediti, mentre in un secondo si copiavano quelli ricevuti.
PRATICA DI MERCATURA
Ecco la materia che di norma offrono questi manuali:
a) unità di misura (multipli e sottomultipli) per ogni piazza, proprie delle contrattazioni di gruppi di merci, minutamente specificate;
b) monete particolari, come le predette unità di misura di certe classi di merci;
c) diritti fiscali all’entrata e all’uscita ed eventuali oneri di carico e discarico;
d) costi accessori in generale e di trasporto per alcuni itinerari;
e) correlazione di ciascuna piazza con le altre, per indicare i rapporti fra le misure. Nell’esemplare datiniano, arrivato a noi in frammento, vi figura soltanto quest’ultima voce.
LIBRI DELLE POSSESSIONI
Rientra in questa tipologia qualsiasi libro pertinente al patrimonio immobiliare, sia in forma statica (registrazioni sull’acquisto di nuovi terreni, barrate per quelli alienati), che in forma dinamica, registrando, secondo i terreni e le colture, le sementa impiegate e i raccolti ottenuti.
LIBRI DELLE COMPAGNIE DI ARTE DELLA LANA E DELLA TINTA
Comprende una serie articolata di codici attinente alla gestione delle aziende industriali di Arte della lana e Arte della tinta.
LIBRI DELLE MISURE
Entravano in funzione allorché le pezze dei panni passavano in magazzino per essere annotate a seconda delle tre destinazioni di vendita: in balle; in digrosso, cioé a pezza intera, al “taglio”, cioé al dettaglio.